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Posts Tagged ‘1991’

Tags in Darsena e Pirati dei Navigli

4 settembre 2021 Lascia un commento

No, non posso parlare dei Pirati di Conchetta, meriterebbe un capitolo apposta.
Se v’interessa l’argomento c’è anche un libro che racconta tutta la storia (Marco Philopat, “I Pirati dei Navigli”, Bompiani 2017), ma vi spoilero il finale, dove un gruppo di Pirati, al suono dei tamburi, attraversa la Darsena in canotto e va ad assaltare il palco, proprio vicino al ponte, dove di lì a poco avrebbe parlato l’allora sindaco socialista Pillitteri, mettendolo in fuga.
Di tutta quell’epopea rimangono il libro di Philopat, i ricordi di chi c’era, il centro sociale Cox18 che veniva sgomberato quello stesso anno e in seguito rioccupato nonostante l’abbattimento dei piani superiori dell’edificio.
Ma di quello che è il tema di sta cosa dove scrivo, gli spruzzarelli sui muri, di quella storia rimane anche il COX18 colorato sull’esterno del parapetto, che vedete in foto sulla sinistra. Probabilmente opera di Robx e Maox.
Di fianco un taggone a fat di Kino LHP, tra l’altro la prima e unica volta che gli ho visto scrivere Kino1, o KinoOne, cessione al modus “americano” di scrivere le tags mai più ripetuto.
Quelle cose succedevano intorno al 1989.
Nel 1991, invece, siamo scesi io e i soci WHIP/S13 al lasciare un po’ di firme.
Per non sprecare le bombole “fighe” di Dupli, nei tag tour, usavo le vecchie nitro da 200ml. che i colorifici ci regalavano per non dover pagare lo smaltimento.
Erano quelle con i CFC che bucavano l’ozono, ma a noi non ce ne fregava un cazzo dell’ozono, dovevamo bombardare.
Nella foto spuntano un paio di firme mie, con il VANDALO a stecconi e la freccia sulla punta della L. Firma di rara bruttezza, che modificai dopo un po’ rendendola diciamo, poco meno marcia.
Di fianco in marrone quella di Teatro, poi, in fondo alla scaletta Nasty S13. No, non era un componente misterioso. Volevo farmi un nome alternativo e provai quello. Ma faceva cagare e non l’ho mai usato. Penso sia l’unica volta che lo feci su un muro.
In alto sulla scala, poi, spunta un ECH di Echo/Papilli, che era con noi quella sera, e che con le tags se la cavava nettamente meglio…
Tracce della Darsena vera, non la decorosa piazzetta con laghetto che è ora!

(foto: Disan)

Rocco L e il natale del 1991

24 dicembre 2020 Lascia un commento


Siccome è la vigilia di Natale 2020, dagli archivi di Trap e Pezzate vi regaliamo un ritaglio di giornale d’epoca!
Torniamo indietro di 30 anni. 29, per fare i precisetti.
E’ la vigilia di Natale del 1991 e alcuni giovani scendono in metrò, linea rossa MM1, stazione Inganni. Trovano un treno fermo e procedono a fare quello che devono fare, ma vengono notati dalle guardie giurate.
All’arrivo dei vigilanti questi scaricano il caricatore, 7 colpi nella loro direzione, colpendo il treno e il muro.
Fugone.
E’ stata la prima (ma non l’ultima) sparatoria contro dei writers che pezzavano un treno.
Poi dicono che una volta fare i treni era più facile di adesso.
Ora, potrei raccontare la storia con più particolari, ma non so se va bene a chi c’era (nel caso aggiorno il post). Volevo solo ricordare quello che succedeva ventinove anni fa, e fare una richiesta a chi legge, anche se so che è una missione impossibile.
Se avete amici, parenti, zii o nonni che lavoravano in ATM o in MM negli anni 90 e conoscevano questo Rocco L., guardia giurata probabilmente ora in pensione dato che aveva 36 anni 30 anni fa, fatecelo sapere.
Vorremmo chiedergli quello che si ricorda di quella sera dato che, gli piaccia o meno, è entrato nella storia del writing di Milano.
(Questo riquadro era uscito nel primo numero di Trap magazine, di cui uscirà a breve il pdf)

NOTA di HAD: sia la prima sia la seconda volta che avevano sparato, avevamo fatto un volantinaggio sui mezzi ATM e in zona Loreto. La prima volta anche un microfono aperto in radio. Il primo volantino lo ho visto di recente ma non saprei dove, mi ricordo che lo avevo scritto con il pennarello a punta tagliata da calligrafia e abitavo dai miei, il secondo lo vedete qui.

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Quei rissosi, irascibili elleaccapì: il fumetto

25 Maggio 2020 Lascia un commento

In un post di qualche tempo fa, Fumo raccontava del fumetto che scrissero durante uno dei vari tour degli LHP.
Sono andato a recuperare la fanza, ed eccolo qui.
Non è una graphic novel, non vi stupiranno con effetti speciali, non verranno raccolte su un albo monografico: sono 2 pagine.
Del resto, fare fumetti, disegnare, scrivere i testi, alla lunga è una rottura di coglioni.
Le due pagine uscirono su Grunt! una fanzine a fumetti fatta in Via dei Transiti 28, ovvero il Centro Occupato T28, spazio cui facevano riferimento, oltre al Leoncavallo.
Di Grunt uscirono 2 o 3 numeri se non ricordo male. Contenevano articoli politici, antifa, antirazzisti, ma in buona parte fumetti.
Lo avevamo anche in distro alla Whip/S13, ne vendemmo svariate copie e, boh, non ricordo se mai glie le pagammo.
Quello degli LHP fu realizzato nell’aprile del 1991. Gli autori erano Fumo e Core: il primo per i disegni, il secondo per i testi.
Il primo ricerca un tratto tra Mattioli e Pazienza, senza peraltro trovarlo. Il secondo vorrebbe essere diretto, rapido e feroce come Ellroy, ma finisce subito per buttarla in caciara.
Meglio così.
Nonostante la vena satirica, l’episodio raccontato è realmente accaduto, e i personaggi citati sono realmente esistenti.
I nomi non sono stati cambiati per non proteggere gli innocenti.

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