La S di Staze sui merci all’Ortica
Quei bei merci di una volta, che non sono proprio di una volta visto che girano ancora, ferro e ruggine, legno e vernice rossa, anzi, vernice ruggine, csosì non si nota quando questi higlander del materiale rotabile FS è stato per troppo tempo all’aperto, pioggia, neve, sole, ghiaccio, vento.
Sempre in movimento sulle rotaie, coperto di polvere di ruggine e della polvere del mondo, che sta attraversando su due rette parallele di ferro che non s’incontreranno mai, se non all’infinito come c’insegnava il prof. di geometria.
Chi non li ha colpiti almeno una volta? Dai, è il primo che bombardano tutti, li trovi parcheggiati ovunque e i depositi dei merci non sono controllati come quelli dei passeggeri.
Alla fine il writing è nato anche sui merci, con gli hobos (vagabondi che attraversano l’america salendo di nascosto sui vagoni merci vuoti) che lasciavano nomi e indicazioni sulle fiancate dei vagoni.
Per dire, pure io ne ho fatti un paio, che di treni sto a zero.
Quello che ricordo sono due cose: l’odore della ruggine e la quantità di morchia depositata su quelle assi di legno rosso.
E la vernice che scompare tra gli strati di schifezza, muffa, muschi e licheni.
Dovevi avere un argento o un bianco buono perché rimanesse qualcosa.
I CKC, di merci, ne avranno fatti a migliaia.
Questo in particolare si riferisce a una serata di bombing dalle parti dell’Ortica, dove nel buio della notte in linea brillano le luci riflesse della S! di Staze (R.I.P.) e la Y finale + cat di un softie di FlyCat.
Ce la racconta Moez, che quella sera era con loro, e insieme alle vernici aveva anche la sua Minolta.
“Ero insieme ai CKC a bombardare i vagoni merci di passaggio sulle FS. Forse una delle due o al massimo tre rare, rarissime volte che mi fecero andare con loro. Chi se lo ricorda con chi però, Bang, Shot? Kray, Staze, Ask? Spine? forse Sky4? mah… sicuro qualcuno tra loro. C’era un punto che loro conoscevano, da cui si poteva salire facilmente sulla rialzata delle FS che c’è in zona Ortica, passando da Via S. Faustino.
I vagoni erano di passaggio, ma in quella tratta di ferrovia ogni tanto si fermavano per poco tempo, forse per far passare gli altri treni, quel tanto che bastava per fare il bombing.
Mi ricordo che quella sera feci questa foto qui, erano dei pezzi già sul vagone merci, infatti FlyCat non c’era con noi, altrimenti me lo ricorderei.
Essendo un treno di passaggio il centro della foto andò sul centro del vagone, sulla S di Staze (R.I.P.).
Questa foto penso sia unica, nessuno credo abbia fotografato questo treno merci, un colpo di flash antichissimo che non poteva continuare a rimanere chiuso in un cassetto!”
Flycat Tritalo DropC FlyerX, lungolinea 1991-92
Quarto e ultimo appuntamento per il decennale di Pezzate: dopo la metro di Papilly, la banchina di MadBob e il bombing in centro a Bologna di Rusty, concludiamo la serie con questi bombing in banchina a Vila Fiorita.
Se nella serie di post usciti su pezzate sotto il tag “La Linea” potete leggere quello che c’era lungo i muri che costeggiano la linea verde della metropolitana milanese, dall’estremo est fino all’ingresso sottoterra di Cimiano, qualcosa bisogna dire anche delle banchine.
Oddio. Molto è stato scritto, molto ce ne sarà.
Le banchine sono state una caratteristica milanese per un tot di anni, e quella in foto la ricordo per un motivo molto semplice: io la metro, purtroppo, non la prendevo mai.
Era successo che, per motivi di cui non fregerà a nessuno una minchia, ero andato a Gorgonzola in macchina, con un po’ di amici.
Non ricordo nemmeno più il perché, ma non era per comprare l’omonimo formaggio.
Doveva essere, tipo, il novantadue o novantatre.
Mi ricordo che pioveva pioggia e, quando trovai l’auto parcheggiata con la batteria completamente scarica, alle 3.00 di notte, piovvero pure articolate bestemmie.
Per fortuna gli amici macchinati mi riportarono a casa.
Il giorno dopo si trattava di andare a recuperare il pandino.
Ci andai con la metro.
Ora, da milanese di città, andare oltre Cimiano era cosa rarissima. A Cimiano c’è il Parco Lambro e, ok, ci si andava frequentemente.
Ma le fermate dopo erano il regno dei pendolari, di quelli che venivano da fuori. Erano in nomi di fermate esotiche da cui arrivavano amici che vedevi solo il fine settimana.
Con l’esclusione di Cologno per la Vecchia, per molti, ma io ci andavo in macchina.
Comunque, in quel rarissimo, oserei dire unico, viaggio sulla line verde nelle fermate suburbane, vidi passare un mondo di cui sapevo quasi niente: il bombing lungolinea sulla verde.
E tra questo, quello che vedete in foto: una sequenza di alcuni di quelli che han fatto la storia del writing milanese: pezza con FLY 3D di Flycat, TRIT di Tritalo, DROP di DropC (che aveva da poco abbandonato il barre e frecce per evolvere le sue lettere) e, un po’ staccato, FLYER di FlyerX. E anche un Kray CKC solo outline, sotto a Drop!
Tutti sulla parete vetrata della stazione Villa Fiorita, tutte risalenti, penso, al 91-92.
In quel viaggio mi accorsi di tutto quello che stava uscendo sui muri a est di Milano.
1990: Vecchie tags al Casoretto
PWD crew tag, sulla finestra di una cantina circa dal 1990. Forse di Flycat? Boh, comunque resiste ancora intoccata.
Vandalo LHP (pre-S13), Kino LHP, Ask1 (pre-CKC), Via Mancinelli 1990.
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