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Posts Tagged ‘trukalone’

TKA – Soli nel caos

16 luglio 2019 Lascia un commento

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Vandalo ha scansionato questi due collage che stavano nelle cartellette di Trap e dovevano finire nel terzo numero della fanzine (1993 o 1994), salvo poi restare fuori. Non ricordo chi li avesse fatti, la calligrafia è di Lemon, se qualcuno si ricorda magari può segnarlo nei commenti.

Da notare nel primo collage le foto di Jet, uno dei tre membri originali dei TKA, che all’epoca erano appunto Three Kids Alone. Io e poi Cyrus erano arrivati dopo, seguiti da Kado, Rush e Dast con qualche scheggia impazzita fino a Venezia (Natas).

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TKA: Sfizius

12 dicembre 2018 Lascia un commento

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C. ci invia un omaggio ai Trukalone.

Chi segue Pezzate sa che Had spinge da sempre le compile di Ciro:

https://pezzate.wordpress.com/2017/07/29/cyrus-tka-nyuorican-vibes/

https://pezzate.wordpress.com/2015/12/26/dj-elektro-presenta-cyrus/

https://pezzate.wordpress.com/2018/07/29/cyrus-trukalone-funk-45-mix/

https://pezzate.wordpress.com/2018/02/26/cyrus-clockwork-revolution/

https://pezzate.wordpress.com/2016/05/07/cyrus-2-step-funk/

https://pezzate.wordpress.com/2016/01/05/cyrus-conscious-funk-mix-2002/

Raramente però abbiamo proposto i suoi lavori in veste di writer.

Anche se ha fatto parte della primissima avanguardia dei bomber della metro, per sua stessa ammissione, Cyrus ha sempre avuto un rapporto fluido e discontinuo con gli spray quindi materiale suo è davvero merce rara. Anche per questo sono davvero orgoglioso di proporre questi sfiziosissimi e preziosissimi scatti che sono poi gli unici due che avevo fatto a roba sua nei 90’s (sempre che non cappelli e sia un tributo, ma non credo).

Penso si tratti già del periodo TKA, non saprei, di certo il throw up era in banchina a Cernusco e il negativo mi dice fine 1994. Ovviamente il pezzo è precedente, nella stessa session c’era anche roba di Kid, Sky, Yndy, Strike e altri.

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Ciro l’ho conosciuto in occasione dell’intervista per il libro Buio dentro, è un cristone di quasi due metri, simpatico, calmo, stiloso e preparatissimo. Nonostante dovessimo parlare di writing siamo finiti a chiacchierare di musica, libri, underground e cazzi vari. Avevo però una curiosità ed era legata alla sua tag che immaginavo fosse un tributo a Walter Hill (o Sol Yurick se preferite, anche se lì si chiamava Ismael). Prontamente smentito:

Ho sempre scritto Cyrus, tranne un periodo in cui ho scritto Reefism, perché Ciro è il mio secondo nome, in onore di mio nonno che era siciliano; a scuola i miei compagni avevano visto il nome completo e sono diventato Ciro per tutti. Molto semplice. Non è un tributo a “I guerrieri della notte”, assolutamente no, uno magari si fa dei viaggi esotici invece la cosa è molto più semplice e forse anche più esotico così. Meno scontato.

La tag Sky 4 a destra è chiaramente opera di Kid, di fianco infatti c’era un argento CKC clamoroso fatto da loro due. Magari più avanti lo mettiamo.

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Doze UAN Shad Guz Bzk TKA all’anfiteatro 1993

16 febbraio 2017 1 commento

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Beh, questo è uno dei miei muri preferiti di tutti gli anni 90 e, per me, rappresenta appieno quello che erano i TKA: un mischione di stili diversi, che sembrava non centrassero un cazzo tra di loro, ma insieme, chissà come, funzionava.
Dalla pezza di Dose UAN, più classica niuiochese con quel 3d allegro giallorosso luminoso, ma con lettere scure scure, e il MII che sembra capitato per caso (ma guardatevi gli spigoli della M e della I che s’insinuano nella I in mezzo!), con lo sfondo a nuvoletta che si trasforma in poppettina popputa sulla sinistra. E vogliamo parlare degli omini stacchini alla StayHigh born in Lambrate?
Andando a destra, la pila di stracci ammucchiati con Jungol, Guz e Turko uno sopra l’altro, con linee e outline tracciate e stracciate, con quella casualità scazzata di chi si trova in mano una bonza di spray, mentre nell’aria girano prodotti di combustione di resine cariche di thc.
Io lo dico subito: la cosa che mi piace di più è la Guzzata in mezzo con quelle lettere lasciate lì come se. Usando come riempimento lo sfondo taggato del muro, con il nero a fare outline, il bianco a dare riflessi, il rosso a far pallini e goccioloni e il giallo che boh.
E in fondo, in basso a destra, quel TRUKALO POWER, con il “power” scritto a cazzo, con i gessetti dimenticati dai bambini che giocavano nel parco della Martesana.
Trukaoselon!

(Foto: Rufus)

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