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Lord e Shad TKA rooftop in centro MI 1990 (pt.2)

29 Maggio 2021 Lascia un commento

Dopo il Cyrus di qualche giorno fa tocca agli altri Freaks!
Il tetto è sempre quello delle ACLI in Via Della Signora, questa volta sul lato delle argentate di Shad, con la sua S eurostyle, e Papilly con un LORD argento e rosso e le sue deco esterne a cerchietti. Anno sempre 90 o 91.
Ma vi devo raccontare come li conobbi Shad e Papilly. Che poi Papilly scriveva soprattutto LORD, come qui, e qualche volta ECHO. Ma tutti lo chiamavano Papilly e non ho mai saputo perché.
Se continuate dritto lungo la strada che vedete in foto, andate a sbattere contro il lato dell’Università Statale di Milano, la sede storica di Via Festa del Perdono.
Dopo il 1985 con i primi cortei degli studenti medi, a partire dal 1987, in statale, cominciavano a esserci un po’ di movimenti: un paio di occupazioni della mensa e del giardino collegato, che non era accessibile agli studenti, l’occupazione dell’Aula 101 per farne un’aula d’incontro per i frequentatori. Fino ad arrivare alla fine dell’89 con l’inizio della “Pantera”, movimento studentesco che tra 1989 e 1990 percorse tutte le università italiane.
Cyrus, Shad e Papilly li conobbi lì, nelle varie cose che succedevano, tra occupazioni delle università (seguirono Scienze Politiche, Politecnico e tuttele altre) e scritte sui muri.
Durante l’occupazione dell’Aula Magna dell’università, dove si fece un toga party che andò avanti per tutta la notte, tra dj’s improvvisati, ubriachezza molesta, cori da stadio, nuvole di fumi vari e comportamenti non narrabili per cui il John Belushi di Animal House sarebbe stato fiero di noi.
Io feci uno dei miei primi pezzi sullo scalone dell atrio, Kino, Papero, Robx e Maox fecero altre pezze dentro e fuori dall’Aula Magna.
I Freaks, invece si dedicarono all’esterno dell’università, ricordo una pezza ART di Lord e Cyruz sulla facciata laterale.
Li reincontrai spesso successivamente, cominciando a frequentare i giri dei writers storici milanesi di cui erano parte, anche se, a noi dei centri sociali, gli altri ci guardavano male.
Shad non si ricorda più del bombing, ma incredibilmente si ricorda cose e personaggi del toga party:
“Vorrei ricordare, a proposito del toga party nell’università occupata, IL NUDO. Costui girava tranquillamente nudo giorno e notte in quel periodo.
Non so bene la storia ma lui era un simbolo, mi sa che era rimasto in flash negli anni ’70 o qualcosa del genere.
Big respect comunque, per me una grande fonte di ispirazione. Andava anche a prendere da fumare in piazza Santo Stefano, sempre nudo. Avercene così”
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(foto: MOEZ)

Shad w-d in FNM 1995-96

30 ottobre 2019 Lascia un commento

Un paio abbondante di anni fa postavo un’argentata window-down Super K di Starch (“Super K il re del kalo” era il nick che gli diedero i PWD nei primi 90’s).
Ora, dagli archivi di GoTaste, mi arriva il pezzo mancante dell’accoppiata!
Si, perché si trattava di una doppietta Shad-Super K, con i due argenti, entrambi outline rossi e sfondi bianchi e azzurri, che graziavano le lamiere di una carrozza FNM (forse EB 840? boh) in livrea arancione.
Presumo qualche problema con l’argento, dato che entrambi hanno il riempimento abbastanza sminchionato, mentre outline e riflessini son tutti belli puliti.
Se poi Shad ha sturielette d’aggiungere, aggiorno il post!

(foto: archivio GoTaste @codename_route)

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Phase 2 – Ital roots

10 agosto 2017 Lascia un commento

Phase_blackbook

Ecco una scan del mio book, da un folder di roba trovata in un vecchio HD. C’è scritto Ital roots e poi Vero stile. Si era creata sta cosa del rastafarianesimo, io avevo un po’ tirato dentro tutti, dai CKC di Niguarda fino alla crew di Quarto. Nell’angolo a destra quello che vedete è Chianti Classico. Mi ricordo che ero a una convention con la borsa grande e mi si era rotta dentro una bottiglia di rosso. Peccato. Phase a più riprese era stato ospite da me per lunghi periodi. Ora dovrei forse scrivere qualcosa di intelligente per i lettori più giovani che magari capitano da qui. Che dire? La visione della vita che aveva era abbastanza diversa dalla nostra. Alla fine è lì che ho capito dove è nato l’hip hop e cosa era questo paese abbastanza bastardo ma molto fertile dove loro erano oppressi da 400 anni ma ci avevano poi creato un mondo a modo loro.

Faceva impressione quando parlava dei documenti, lui era proprio contrario al passaporto, era il periodo degli X Clan, anche i rapper tornavano a darsi i nomi musulmani come nel periodo del Black Power. Le donne, ah ah, lasciamo perdere, altro pianeta sia nel bene che nel male il ghetto. Le donne avevano gli assegni di sussistenza, gli uomini ciao bello.

Il basket, ah ah. Giocavamo coi filippini in Aspro, erano fallosissimi e per lui credo noi fossimo tipo orda tribale. Per loro neri americani era un’altra cosa, diciamo che probabilmente era come per noi andare a mangiare la pastasciutta negli Stati Uniti, una sofferenza, barbarie. Ci raccontava che loro per fare gli spacchiusi al parchetto avevano sta sfida che dovevi saltare e mettere una monetina sulla cornice del tabellone in alto. Poi saltare e riprenderla. Quella era una cultura fortissima, negli anni scorsi è uscito pure un documentario sul mondo dei playground.

Il cibo: anestesie di ore, Phase parlava tipo 20-23 ore al giorno. Si cucinava ste polentine vegan bestiali e via con i racconti, io poi a volte non lo seguivo nemmeno. All’epoca cucinavo sti gnocchi con lo yogurt e lo zafferano, una sfida tra titani quindi. Mia sorella non so bene come facesse a reggere. Mi aveva colpito molto sta cosa che loro i vestiti per le feste se li facevano, non esisteva molto l’idea del brand firmato a quanto pare, lo streetwear mi diceva che se lo faceva con la macchina da cucire di sua mamma e di sua sorella: sono le cose che vedi nelle copertine di Grandmaster Flash per dire. Inserti in pelle a manetta. Va bè, ok, vi saluto per oggi, a presto.

Se volete approfondire, con Phase e Adolfo avevamo fatto questo libro che è sicuramente a tutt’oggi un bell’acquistino. All’epoca era stato recensito qui sul primo sito di writing, Art Crimes: vedermi citato là sopra era stata una cosa bestiale.

 

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