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Pongo CKC

25 gennaio 2018

Ponguito aveva un intervento da fare e mi sembrava giusto dargli voce oltre che figo averlo qui con un suo testo. Ci sono sempre tanti aspetti della realtà e questo è sicuramente uno, magari non l’unico. Se qualcuno ha voglia di scrivere qualcosa mi può contattare. Io avevo scritto qualcosa in merito qui. Vedremo poi come sarà il libro in uscita… se piacerà a tutti.

 

Mi ricordo come se fosse ieri la prima volta che scesi in metropolitana, era già da tempo che studiavo come farlo, ma senza le chiavi dovevo trovare un modo alternativo… ero un ragazzino di 13 anni, che girava in skateboard o BMX la maggior parte del tempo tranne la mattina quando andavo a scuola che prendevo la metro da Centrale e passando per Lambrate mi era capitato di vedere throw up di Bang, Kray e i PWD.

Trovai un tombino in Melchiorre Gioia, dove adesso c’e il palazzo della Regione e il bosco verticale per intenderci.

A quei tempi c’era un locale gay/trans e la zona non appariva cosi tranquilla come lo è ora… riuscire a non farsi notare, arrivare alla siepe dove c’era il tombino, alzare quel peso da solo calarsi e fare l’azione tutto da solo non era un gioco da ragazzi… ma lo feci e la cosa riuscì.

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L’adrenalina che mi invase, l’odore della metropolitana che mi catturò, la libertà che incontrai era impagabile per non rifarlo. E lo feci e lo rifeci varie volte.

Inizialmente sempre tramite i tombini, anche con gli altri dei CKC, mi ricordo una volta siamo scesi dal tombino di Turro sito in centro a v.le Monza tra le due carreggiate mentre le macchine ci passavano a fianco tanto eravamo determinati (e imprudenti direi ora).

Ma tra noi CKC girava anche una chiave della metro, che pare fosse stata la chiave del lucchetto della bicicletta di un ragazzo di Cernusco, questa chiave l’avevano in mano in un paio di noi e basta, e non era cedibile diciamo… io volevo una chiave a tutti i costi e alla fine riuscì ad avere la chiave direttamente dall’ATM in persona, originale e perfetta.

Quel momento segnò il destino di PONGO e la metropolitana milanese.

banchina lampugnano

Mi piacevano le banchine semplicemente perché i treni li cancellavano immediatamente.

Ci furono periodi che scesi un po’ con tutti, quasi sempre con Shot, spesso con Phato, Bang, Flaco, Rae ed Elektro; mi ricordo un Capodanno, credo fosse il 92 che nevicava tantissimo… ero in giro con Bazooka, Elektro mi sembra Guz e Shad siamo scesi in Sant’Ambrogio dal tombino… pare che le tag inizio tunnel ci siano ancora.

banchina san ambrogio

Le prime discese di gruppo erano caotiche, dispersive ed incasinate… un sacco di gente che tra bombolette e rumori coprivano quelli che dovevamo sentire e stare attenti, tanto è che una sera con Tin, Draf, Shot e altri che non ricordo abbiamo sfiorato il trenino giallo per un soffio (il trenino giallo per chi non lo conoscesse è un treno che trasporta il personale notturno e/o rettifica i binari).

Da quella volta decisi che dovevamo scendere in 2 max 3 persone per fare un’azione più veloce, determinata e a rischi minori.

caiazzo

Ma la maggior parte delle mie escursioni erano in solitaria con Shot… ci incontravamo quando finiva di lavorare a mezzanotte… poi andavamo in cantina da me al caldo ad organizzarci e aspettare le 2:30… a quel punto facevamo una stazione, poi ci recavamo cosi dall’altra parte della città per farne una opposta e poi una terza, in modo tale destabilizzare la sicurezza ATM… e quando le cancellavano la andavo a rifare tempo zero.

Ho passato almeno meta degli anni ’90 a scendere in metro, costantemente almeno un paio di sere alla settimana, ho fatto intorno ad un centinaio di stazioni e ho passato anche un bel periodo nei tunnel, credo forse perché ero assuefatto dell’adrenalina della banchina e ne chiedevo di più e anche per lasciare eterna la tag, come è stato testimoniato recentemente.

GAMBARA

Poi sono arrivate le Nord… ma li si aprirebbe un altro lungo capitolo, che se capiterà l’occasione vi racconterò.

Per i motivi sopracitati, l’ATM mi cercava e di conseguenza non sono mai stato propenso a lasciare interviste e finire in documentari video fino la fine degli anni 90; non ho mai pensato e curato l’immagine, alla politica dei graffiti e alla sociologia a quei tempi (e nemmeno adesso).

A me interessava dipingere, che fossero graffiti o altro…

s ambrogio

Poi passano 25 anni e alcuni personaggi cercano di cambiare la storia come KAYONE con il suo recente libro “Vecchia Scuola” dove, a mio avviso la sezione metropolitana in special modo, è una “cacata pazzesca” come direbbe il buon Fracchia… nonostante abbia avuto tutta la collaborazione ed il materiale necessario è riuscito a partorire un altro libro pieno di errori e manipolazioni personali per cercare di apparire quello che non è mai stato… un BOMBER; un libro come tanti sul writing curati da gente che dovrebbe far altro.

In primavera uscirà un nuovo libro, che parla invece dei tunnel della metropolitana (Buio Dentro), io non l’ho ancora visto, ma credo (e spero) che sia stato fatto un lavoro più onesto, corretto e siano raccontate le cose per come davvero erano ai quei tempi.

Categorie:Milano Tag:
  1. Fabiano
    26 gennaio 2018 alle 8:56 PM

    Precisiamo, che i ckc, avevano un mazzo intero di chiavi della metro, che trovarono attaccato alla serratura della fermata di udine.le prime incursioni si percorrevano i binari da cimiano verso udine.poi skay rivelo il primo tombino/griglia che si trovava a sesto san giovanni, alla fine di viale monza sulla sx.molte sere passate al leoka, quando era ancora in via leoncavallo,su in saletta al primo piano,tanti ciloom,birra, etc….ma poi siccome tutti erano collassati, difficilmente andavano a bombardare i metrò,hihihi…ovviamente i componenti non erano dichiarati perché l atm li cercava per fargli il culo….il problma più grosso era procurarsi le bobolette che quasi sempre venivano recuperate nei colorifici di zona o meglio “zanzate”…..ma per chi a vissuto a stretto contatto come me ad esempio non potra mai dimenticare l urlo di battagli ” POGOOOOOOOO”‘!!!!! Vero schot !!! Quanti ne hai subiti!!!! Vero ascone??!!! Vero foxone!??? Chi li ha conosciuti saprà bene anche i nomi che avevano prima di formare la kru…r.i.p staze..ciao spicchio,il più scarso e ciao skay il “maestro”.
    Fabianza….fotografo ufficiale ckc

    • donkyshotckc
      28 gennaio 2018 alle 8:09 am

      ahaha..ciao Fabiano..tutto vero…mi ricordo quando al concerto dei persiana jonas ci hai spinto dentro che POGO con i Red skins..Tu stai parlando proprio dei tempi mitici che si perdono nelle notti dei chiloom..è nato tutto li

  2. Mais
    29 gennaio 2018 alle 8:22 am

    Grande racconto, e finalmente qualcuno che si fa sentire a riguardo di certi personaggi che dovrebbero fare altro, giustamente.

  3. rovagnatigiovannino
    3 Maggio 2018 alle 7:11 am

    ” Ho passato almeno meta degli anni ’90 a scendere in metro, costantemente almeno un paio di sere alla settimana, ho fatto intorno ad un centinaio di stazioni ” <<< foto, o non è mai successo.

    • federico pongo
      18 marzo 2024 alle 11:10 am

      partiamo dal presupposto che io non devo dimostrare niente a nessuno. passiamo anche per il fatto che il digitale non esisteva e non ti portavi dietro lo smartphone. le mie foto le pubblicherò quando e dove voglio io non perché mr rovagnati spara minchiate su un blog.

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